Alessandra è donna sottile, ossuta e decisa, fatta di rara gentilezza. Nei momenti più difficili del lungo cantiere non ha perso la calma neanche per un attimo e nulla è riuscito a intaccare il suo sorriso sincero. Questa casa la rappresenta, come uno specchio. L’abbiamo fatta insieme, partendo da quello che era, l’atelier di un pittore di paesaggi, un luogo d’altri tempi, dove tutto era colore e profumo di vernice. Abbiamo aggiunto ben poco. Alessandra voleva un bagno in più: ci siamo inventati un volume morbido, nella prima stanza, appena appoggiato a una parete, con gli oblò che portano la luce dentro e che da dentro fanno vedere la volta, decorata con delicatezza. Sotto gli strati del tempo tutte le possibili tracce sono state riportate alla luce, sui soffitti i dipinti floreali, sui pavimenti, le vecchie piastrelle che oggi formano il tappeto tra le tavole di rovere. Alessandra al momento non abita l’appartamento, ma siamo certi che ogni volta verrà qui, in queste stanze piene di luce, sorriderà ancora e, guardando le montagne al fondo dei viali, si sentirà a casa propria.

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